Individual Systems
... The work of Josef Dabernig sometimes seems to be a sort of personal archaeology of modernity. It displays an admiration for the utopian and rational, but also a certain pleasure at gaps, mismatches and failures in such ideally conceived structures. It is important that he sees modernity as marked by contradictions and as heterogeneous in spite of its claims for universality. Admiration for the rational forms and structures of modernity and a certain obsession with them are always combined with an ironic and distanced attitude. In his project he uses precise and rational modernist logic to bring the absurd of Ceausescu’s megalomaniacal palace to an even higher degree. On the other hand, his project throws an additional light on the exhibition architecture, also designed by Dabernig. ...
... L'opera di Josef Dabernig a volte sembra essere una sorta di personale archeologia della modernità. Essa rappresenta l'ammirazione per l'utopia e la razionalità, ma anche un certo piacere nel rilevare le fratture, le incongruenze e gli errori in tali strutture, spesso concepite come ideali. Quel che è più importante è che egli veda la modernità come contraddistinta da opposizioni e discordanze, nonostante essa ambisca a porsi come assoluta. L'ammirazione della modernità per le forme razionali, per le strutture e per una certa ossessione da esse derivata, sono sempre accompagnate da un atteggiamento distante e ironico. Nel suo progetto, Dabernig utilizza una logica modernista precisa e razionale, per portare il ciclopico e esagerato palazzo di Ceausescu ad un livello di assurdità persino superiore. D'altra parte, il suo progetto trova un’ulteriore evidenza nell'architettura della mostra, di cui Dabernig è anche autore. ...
Dreams and Conflicts: The Viewer's Dictatorship. Francesco Bonami (Hg.) für La Biennale di Venezia, 50˚Esposizione Internazionale d’Arte, Venedig, 2003. Marsilio Edizioni. S. 160-161